Stellantis lancia la prima gigafactory francese. Parigi dice no alla norma Euro 7: “l’elettrico è migliore”

 

“È la prima gigafactory che dovrebbe garantire l’autonomia energetica del continente europeo, “non dipendendo più dalla Cina per le batterie e resistere efficacemente agli effetti dell’IRA americano”, afferma Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia. È il primo passo di un grande progetto europeo”, commenta John Elkann. L’investimento è quello di una joint-venture tra produttori francesi e tedeschi. Tuttavia, poiché questo è solo il primo di tre siti, anche la bandiera italiana potrà sventolare: saranno costruiti altri due siti, in Germania e a Termoli, in Italia. Ogni sito darà lavoro a 2.000 persone. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, era presente accanto a Le Maire per confermare il coinvolgimento di Roma in questo progetto.

l programma europeo è ambizioso, ma non privo di ostacoli, sui quali Le Maire si esprime. Il ministro francese è contrario alla norma Euro 7 e i suoi commenti avranno il risultato di bloccarlo, poiché è inimmaginabile che l’UE proceda con questo progetto contro il parere della Francia. L’Italia, dal canto suo, farà la sua parte: Urso ha assicurato a Carlos Tavares e John Elkann che un accordo tra Stellantis e il governo italiano è necessario per sostenere la transizione ecologica e il settore automobilistico. Il ministro ha detto di aver chiesto a Stellantis di aumentare la produzione in Italia e di introdurre un piano di sovvenzioni per favorire la ripresa. Per Tavares, che non chiude la porta al progetto, la priorità “è rendere le auto elettriche accessibili a tutti”. I sussidi potrebbero incoraggiare l’acquisto di veicoli di fascia medio-bassa”.

Fonte La Stampa: P. Griseri  

Source francetvinfo.fr: Malika Boudiba

“È la prima gigafactory che dovrebbe garantire l’autonomia energetica del continente europeo, “non dipendendo più dalla Cina per le batterie e resistere efficacemente agli effetti dell’IRA americano”, afferma Bruno Le Maire, ministro francese dell’Economia. È il primo passo di un grande progetto europeo”, commenta John Elkann. L’investimento è quello di una joint-venture tra produttori francesi e tedeschi. Tuttavia, poiché questo è solo il primo di tre siti, anche la bandiera italiana potrà sventolare: saranno costruiti altri due siti, in Germania e a Termoli, in Italia. Ogni sito darà lavoro a 2.000 persone. Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, era presente accanto a Le Maire per confermare il coinvolgimento di Roma in questo progetto. Il programma europeo è ambizioso, ma non privo di ostacoli, sui quali Le Maire si esprime. Il ministro francese è contrario alla norma Euro 7 e i suoi commenti avranno il risultato di bloccarlo, poiché è inimmaginabile che l’UE proceda con questo progetto contro il parere della Francia. L’Italia, dal canto suo, farà la sua parte: Urso ha assicurato a Carlos Tavares e John Elkann che un accordo tra Stellantis e il governo italiano è necessario per sostenere la transizione ecologica e il settore automobilistico. Il ministro ha detto di aver chiesto a Stellantis di aumentare la produzione in Italia e di introdurre un piano di sovvenzioni per favorire la ripresa. Per Tavares, che non chiude la porta al progetto, la priorità “è rendere le auto elettriche accessibili a tutti”. I sussidi potrebbero incoraggiare l’acquisto di veicoli di fascia medio-bassa”.

Fonte La Stampa: P. Griseri