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Ricercatori britannici dimostrano l’efficacia degli investimenti nell’industria della difesa

Quando si parla di investimenti per la difesa, e più specificamente dell’acquisizione di equipaggiamenti militari, accade spesso che il discorso pubblico contrapponga gli investimenti statali in questo settore alle esigenze di altri ambiti, spesso l’istruzione, la sanità o la lotta alla povertà. Ma un rapporto pubblicato da ricercatori britannici dell’Università di Oxford potrebbe forse indurre questi décideurs ad assumere una visione più ponderata di questo approccio. Gli universitari hanno condotto uno studio esaustivo sull’impatto sull’economia britannica di BAe, la più grande azienda aerospaziale e di difesa del Paese, al centro del nuovo programma GCAP, e più in particolare degli investimenti del governo britannico nel settore aerospaziale militare per i programmi Eurofighter e Tempest.

I ricercatori stimano che l’attività industriale ed economica di BAe fornisca ogni anno 132.000 posti di lavoro a tempo pieno in Gran Bretagna, anche se l’azienda stessa ha solo 49.000 dipendenti. Questi posti di lavoro in eccesso si trovano nella catena di subappalti del gruppo aerospaziale britannico, ma anche nei posti di lavoro locali alimentati dai consumi generati dai lavoratori diretti ed indiretti derivanti dall’attività industriale stessa. Procedendo in questo modo, risulta che gli investimenti industriali nel settore della difesa per un paese come il Regno Unito sono molto efficaci per le finanze pubbliche e l’economia nazionale.

Fonte: Meta-defense.fr

Quando si parla di investimenti per la difesa, e più specificamente dell’acquisizione di equipaggiamenti militari, accade spesso che il discorso pubblico contrapponga gli investimenti statali in questo settore alle esigenze di altri ambiti, spesso l’istruzione, la sanità o la lotta alla povertà. Ma un rapporto pubblicato da ricercatori britannici dell’Università di Oxford potrebbe forse indurre questi décideurs ad assumere una visione più ponderata di questo approccio. Gli universitari hanno condotto uno studio esaustivo sull’impatto sull’economia britannica di BAe, la più grande azienda aerospaziale e di difesa del Paese, al centro del nuovo programma GCAP, e più in particolare degli investimenti del governo britannico nel settore aerospaziale militare per i programmi Eurofighter e Tempest. I ricercatori stimano che l’attività industriale ed economica di BAe fornisca ogni anno 132.000 posti di lavoro a tempo pieno in Gran Bretagna, anche se l’azienda stessa ha solo 49.000 dipendenti. Questi posti di lavoro in eccesso si trovano nella catena di subappalti del gruppo aerospaziale britannico, ma anche nei posti di lavoro locali alimentati dai consumi generati dai lavoratori diretti ed indiretti derivanti dall’attività industriale stessa. Procedendo in questo modo, risulta che gli investimenti industriali nel settore della difesa per un paese come il Regno Unito sono molto efficaci per le finanze pubbliche e l’economia nazionale.

Fonte: Meta-defense.fr