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La nuova visione di Europa

Editoriale di maggio 2024

Nel discorso di presentazione della sua attesa relazione sul futuro della competitività europea Mario Draghi, uno degli artefici del Trattato del Quirinale, ha tratteggiato alcune linee di come l’Europa dovrebbe rispondere alle nuove sfide a carattere globale, ed ha parlato esplicitamente della necessità dell’unione del mercato dei capitali, una delle posizioni sostenute dalla Francia a livello europeo in campo economico.

Quasi allo stesso tempo Enrico Letta ha presentato il suo rapporto sul Mercato interno dell’UE, Much More than a Market, per il Consiglio Europeo in cui ha ripetuto nei fatti lo stesso concetto, e la stessa esigenza di ripensare la struttura finanziaria ed economica dell’Europa, per evitare che l’ingente risparmio europeo emigri, per tornare magari sotto forma di investimento esterno.

Sono posizioni del tutto condivisibili, dotate di visione e lungimiranza, che si uniscono all’esigenza di un rilancio effettivo delle capacità industriali europee, evitando migrazioni per usufruire di vantaggi fiscali e competitivi o di mercati più promettenti. In questo caso vanno senz’altro individuate aree di collaborazione strategiche, per creare veri campioni europei a livello globale. E’ questo uno dei temi che IREFI sostiene da tempo nel rapporto tra Italia e Francia, ma che in realtà in settori come energia e deep tech andrebbe allargato all’intero quadro continentale.

Siamo da tempo convinti che il settore attorno al quale incardinare questa visione di futuro, una volta trovata una soluzione per sbloccare i capitali necessari, sia l’Innovazione. Da essa discendono tutti i discorsi possibili su Energia, Infrastrutture, Difesa, Space Economy e qualsiasi tema che abbia a che fare con uno sviluppo armonico e capace di utilizzare il progresso tecnologico nella maniera migliore.

Il prossimo Forum Italia-Francia delle Imprese e dell’Innovazione, organizzato da IREFI, che si riunirà a fine mese nella splendida sede dell’Ambasciata di Francia a Palazzo Farnese giunge quindi in un momento storico del tutto particolare, che è quello delle decisioni. Il Board Innovation Italia-Francia costituito all’interno delle sue attività, capace di riunire una platea autorevole di Corporates, Associazioni e Venture Capital dei nostri due paesi proverà a dare il suo contributo, sempre nella logica delle indicazioni contenute nel Trattato del Quirinale.

Un Manifesto Italia-Francia sull’Innovazione da consegnare alla prossima Commissione Europea, ed una Call4Ideas pensata per riunire un ecosistema dell’innovazione legato ai nostri due paesi, sono i primi due passi per cominciare a porre questa collaborazione su un terreno concreto.

Fabrizio Maria Romano, Presidente di IREFI