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La gestione binazionale dei materiali di scavo diventa realtà

Dopo essere stato presentato ai ministeri italiano e francese, l’accordo che, per la prima volta in Europa, consente il riutilizzo binazionale dei materiali di scavo nei cantieri transfrontalieri della stessa opera, è ora operativo. L’accordo, che ha richiesto più di tre anni di lavoro congiunto, è stato approvato durante la riunione della Commissione intergovernativa tenutasi il 13 dicembre 2022 a Roma. La finalizzazione dell’accordo binazionale apre la possibilità di trasferire il materiale di scavo tra i due Paesi per riutilizzarlo nella costruzione della sezione transfrontaliera della Torino-Lione tra la Val di Susa e la Maurienne, utilizzando fino al 60% della roccia estratta durante i lavori. Questi materiali possono essere utilizzati come materiale di riporto ferroviario o come aggregati di calcestruzzo per la produzione di voussoirs per il rivestimento delle gallerie

Oltre a massimizzare l’economia circolare del progetto, questa decisione comporta altri due vantaggi: la riduzione dei tempi di stoccaggio della roccia e la riduzione degli acquisti di materiale al di fuori dei siti di Lione-Torino. Diventa così realtà il principio del “cantiere unico”, che fa di tutti i cantieri del progetto un unico sito il cui perimetro è definito nel trattato internazionale del 2012. Da un punto di vista legale, si applica la legislazione ambientale del Paese in cui i materiali vengono riutilizzati e l’autorità nazionale competente ne assicura la corretta gestione da parte del promotore pubblico.

Source : TELT.eu

Dopo essere stato presentato ai ministeri italiano e francese, l’accordo che, per la prima volta in Europa, consente il riutilizzo binazionale dei materiali di scavo nei cantieri transfrontalieri della stessa opera, è ora operativo. L’accordo, che ha richiesto più di tre anni di lavoro congiunto, è stato approvato durante la riunione della Commissione intergovernativa tenutasi il 13 dicembre 2022 a Roma. La finalizzazione dell’accordo binazionale apre la possibilità di trasferire il materiale di scavo tra i due Paesi per riutilizzarlo nella costruzione della sezione transfrontaliera della Torino-Lione tra la Val di Susa e la Maurienne, utilizzando fino al 60% della roccia estratta durante i lavori. Questi materiali possono essere utilizzati come materiale di riporto ferroviario o come aggregati di calcestruzzo per la produzione di voussoirs per il rivestimento delle gallerie. Oltre a massimizzare l’economia circolare del progetto, questa decisione comporta altri due vantaggi: la riduzione dei tempi di stoccaggio della roccia e la riduzione degli acquisti di materiale al di fuori dei siti di Lione-Torino. Diventa così realtà il principio del “cantiere unico“, che fa di tutti i cantieri del progetto un unico sito il cui perimetro è definito nel trattato internazionale del 2012. Da un punto di vista legale, si applica la legislazione ambientale del Paese in cui i materiali vengono riutilizzati e l’autorità nazionale competente ne assicura la corretta gestione da parte del promotore pubblico.

Source : TELT.eu