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Inviato a Bruxelles il piano energetico italiano da 830 miliardi di euro per la transizione verde

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) è stato presentato a Bruxelles dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il Piano prevede circa 830 miliardi di euro d’investimenti in tecnologie e parte delle infrastrutture necessarie a garantire la transizione verde dell’Italia. Le risorse dovranno essere arrogate attraverso cilmate bond, contratti a impatto sociale e obbligazioni sostenibili. Come si legge nel documento, “le misure che l’Italia intende adottare saranno periodicamente oggetto di un attento monitoraggio e di un’analisi costi-benefici”.

Tra le novità dello PNIEC figura il passaggio alla neutralità tecnologica, con un riferimento inedito al nucleare, con l’obiettivo di “preparare l’industria nucleare italiana al 2050 con tecnologie innovative”, “incoraggiando la partecipazione ai programmi internazionali”. La cattura e lo stoccaggio di CO2 avranno ugualmente un ruolo fondamentale. Sono previsti incentivi e processi autorizzativi accelerati per le strutture che sfrutteranno i giacimenti esauriti. Infine, verrà promossa “la crescita delle infrastrutture di trasporto, compresi i flussi transfrontalieri”. L’obiettivo è quello di firmare accordi bilaterali con Francia e Grecia.

Fonte il Messaggero : Roberta Amoruso

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) è stato presentato a Bruxelles dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. Il Piano prevede circa 830 miliardi di euro d’investimenti in tecnologie e parte delle infrastrutture necessarie a garantire la transizione verde dell’Italia. Le risorse dovranno essere arrogate attraverso cilmate bond, contratti a impatto sociale e obbligazioni sostenibili. Come si legge nel documento, “le misure che l’Italia intende adottare saranno periodicamente oggetto di un attento monitoraggio e di un’analisi costi-benefici”. Tra le novità dello PNIEC figura il passaggio alla neutralità tecnologica, con un riferimento inedito al nucleare, con l’obiettivo di “preparare l’industria nucleare italiana al 2050 con tecnologie innovative”, “incoraggiando la partecipazione ai programmi internazionali”. La cattura e lo stoccaggio di CO2 avranno ugualmente un ruolo fondamentale. Sono previsti incentivi e processi autorizzativi accelerati per le strutture che sfrutteranno i giacimenti esauriti. Infine, verrà promossa “la crescita delle infrastrutture di trasporto, compresi i flussi transfrontalieri”. L’obiettivo è quello di firmare accordi bilaterali con Francia e Grecia.

Fonte il Messaggero : Roberta Amoruso