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Inizio di partita

Editoriale di agosto 2024

ll mese di agosto è da sempre un periodo di pausa e riflessione a livello politico, nonostante i venti di guerra non abbassino il loro livello di intensità, e riempiano le prospettive future di incertezze e pericoli di cui vorremmo fare a meno.

La ripresa delle attività vedrà l’articolazione definitiva delle strutture UE seguite alle ultime elezioni di giugno, e si potranno rinnovare i discorsi lasciati in sospeso, con l’augurio che nonostante le molte incertezze economiche, ed una certa carenza di presenza nelle questioni di massima rilevanza internazionale, si inizino a perseguire velocemente degli obiettivi a breve e medio termine nei confronti della concorrenza internazionale, senza attendere il risultato delle elezioni americane.

Come detto in una precedente occasione, il problema di come affrontare il processo decisionale, e prima ancora quello della definizione delle priorità all’interno del quadro comunitario è attualmente centrale, e passa per la consapevolezza del fatto che ci siano all’interno del nostro continente varie sfere di influenza e diverse visioni tra nord e sud da un parte e tra est ed ovest dall’altra, ed anche diverse potenzialità.

L’Italia e la Francia hanno un ruolo primario nel quadrante sud ovest, che in alcuni casi si diversifica rispetto agli interessi del quadrante nord est, molto più influenzato dalle esigenze di un confronto diretto su vari campi con la Russia e quindi molto più legato alle strategie difensive della NATO. Questo non significa non farne parte, soprattutto per la parte relativa allo sviluppo delle necessarie tecnologie militari, ma significa dover pensare anche ad altri aspetti  inerenti alle prospettive di sviluppo della sfera civile e di sostegno alla politica comune europea, mirando non solo al breve ed al medio ma anche al lungo termine. 

Uno dei temi in cui questo interesse può essere articolato, al di là di ciò che d’importante già esiste, è quello dellAerospazio, sia militare che civile, in cui Italia e Francia sono una forza trainante per l’intera Europa, soprattutto nella fase di crisi economica che sta caratterizzando la Germania. 

Si tratta di un ambito in cui l’indipendenza strategica europea che i nostri due paesi possono garantire in maniera sempre più rilevante, avrà un valore grandissimo, destinato a sviluppare ulteriori possibilità commerciali e garantire adeguate potenzialità a livello militare. La partita comune che Italia e Francia possono, e devono, giocare non potrebbe iniziare su un terreno più propizio, che coinvolge un know how ampiamente stabilito e riconosciuto a livello globale, capace di affrontare al suo interno gran parte delle sfide legate all’Innovazione.

Fabrizio Maria Romano, Presidente IREFI

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