Alessandro Benetton, 58 anni, è il neo presidente di Edizione, cassaforte di famiglia che tiene assieme i grandi investimenti condivisi dai fondatori, ed arriva alla prova forte dell’esperienza maturata alla testa di “21 Invest”. Al momento tra l’Opa per Atlantia, la fusione di Autogrill con Dufry, e lo schieramento atteso nella gran disfida su Generali, i Benetton sono ad un crocevia fondamentale della loro storia imprenditoriale. Pur di fronte alle offerte di Brookfield e Global Infrastructure Partners, i Benetton hanno rifiutato l’idea di gettare la spugna in Atlantia, coinvolgendo anzi Blackstone che è stato privilegiato come possibile nuovo partner soprattutto perché può portare ulteriori opportunità di sviluppo sui big data, le energie alternative, le infrastrutture digitali.
L’operazione Atlantia ha un valore di 62 miliardi di euro (debito incluso), che lo renderebbe il maggior deal dell’anno e una delle più grandi partite di tutti i tempi in ambito infrastrutturale. I capisaldi nel nuovo corso di Edizione, oltre ad Atlantia, sono Autogrill e United Colors, con Autogrill destinato a vestire i panni dell’aggregatore nel progetto di matrimonio con Dufry, il più grande operatore duty-free del mondo. Un’operazione in cui Edizione diventerebbe il primo azionista di un gruppo leader, con circa il 20% post fusione, e le redini della gestione che resterebbero in mano all’attuale CEO di Dufry, Xavier Rossinyol, ma con i Benetton in possesso di prerogative importanti nella governance.
Fonte Repubblica: Paolo Possama
Alessandro Benetton, 58 anni, è il neo presidente di Edizione, cassaforte di famiglia che tiene assieme i grandi investimenti condivisi dai fondatori, ed arriva alla prova forte dell’esperienza maturata alla testa di “21 Invest”. Al momento tra l’Opa per Atlantia, la fusione di Autogrill con Dufry, e lo schieramento atteso nella gran disfida su Generali, i Benetton sono ad un crocevia fondamentale della loro storia imprenditoriale. Pur di fronte alle offerte di Brookfield e Global Infrastructure Partners, i Benetton hanno rifiutato l’idea di gettare la spugna in Atlantia, coinvolgendo anzi Blackstone che è stato privilegiato come possibile nuovo partner soprattutto perché può portare ulteriori opportunità di sviluppo sui big data, le energie alternative, le infrastrutture digitali. L’operazione Atlantia ha un valore di 62 miliardi di euro (debito incluso), che lo renderebbe il maggior deal dell’anno e una delle più grandi partite di tutti i tempi in ambito infrastrutturale. I capisaldi nel nuovo corso di Edizione, oltre ad Atlantia, sono Autogrill e United Colors, con Autogrill destinato a vestire i panni dell’aggregatore nel progetto di matrimonio con Dufry, il più grande operatore duty-free del mondo. Un’operazione in cui Edizione diventerebbe il primo azionista di un gruppo leader, con circa il 20% post fusione, e le redini della gestione che resterebbero in mano all’attuale CEO di Dufry, Xavier Rossinyol, ma con i Benetton in possesso di prerogative importanti nella governance.
Fonte Repubblica: Paolo Possamai