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Decreto Transizione 5.0: Nuovi incentivi per digitalizzazione e sostenibilità energetica delle imprese

Il Decreto Transizione 5.0, approvato dal Consiglio dei Ministri a febbraio, introduce un piano di investimenti per la digitalizzazione e la transizione green delle imprese, con un budget di circa 13 miliardi di euro, finanziati dalla Legge di Bilancio e dal PNRR. Il piano, proposto dal ministro Adolfo Urso, mira a incentivare l’innovazione e l’efficienza energetica attraverso crediti d’imposta automatici, senza discriminazioni basate su dimensioni, settore o localizzazione delle imprese.

Gli investimenti ammissibili includono beni materiali e immateriali che comportino una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% (o 5% per processi specifici). Sono finanziati anche i nuovi beni strumentali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (esclusa la biomassa) e la formazione del personale per competenze digitali ed energetiche. Le agevolazioni si applicano ai progetti avviati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, con possibilità di compensazione del credito d’imposta tramite il modello F24 e rate annuali per eccedenze.

Il decreto limita l’accesso ai finanziamenti a un progetto per volta e esclude le società in liquidazione volontaria o soggette a sanzioni interdittive, ma include quelle nell’ETS per la transizione dai combustibili fossili. Per il fotovoltaico, gli impianti devono utilizzare moduli solari prodotti in Europa, con crediti d’imposta su importi pari al 120%-140% della spesa, e tetti massimi di 1.170 €/kW per impianti sotto i 20 kW. Anche l’eolico è incentivato con importi fino a 2.640 €/kW per impianti sotto i 20 kW.

Le agevolazioni sono accessibili con la semplice comunicazione di fine lavori entro dicembre 2025, con obbligo di connessione alla rete entro un anno. Per i sistemi di accumulo, le spese di acquisto e installazione sono agevolabili fino a 900 €/kWh. Il prossimo passo è la valutazione e approvazione del decreto da parte del MEF e del MASE.

Fonte: HDblog

Il Decreto Transizione 5.0, approvato dal Consiglio dei Ministri a febbraio, introduce un piano di investimenti per la digitalizzazione e la transizione green delle imprese, con un budget di circa 13 miliardi di euro, finanziati dalla Legge di Bilancio e dal PNRR. Il piano, proposto dal ministro Adolfo Urso, mira a incentivare l’innovazione e l’efficienza energetica attraverso crediti d’imposta automatici, senza discriminazioni basate su dimensioni, settore o localizzazione delle imprese.

Gli investimenti ammissibili includono beni materiali e immateriali che comportino una riduzione dei consumi energetici di almeno il 3% (o 5% per processi specifici). Sono finanziati anche i nuovi beni strumentali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (esclusa la biomassa) e la formazione del personale per competenze digitali ed energetiche. Le agevolazioni si applicano ai progetti avviati tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025, con possibilità di compensazione del credito d’imposta tramite il modello F24 e rate annuali per eccedenze.

Il decreto limita l’accesso ai finanziamenti a un progetto per volta e esclude le società in liquidazione volontaria o soggette a sanzioni interdittive, ma include quelle nell’ETS per la transizione dai combustibili fossili. Per il fotovoltaico, gli impianti devono utilizzare moduli solari prodotti in Europa, con crediti d’imposta su importi pari al 120%-140% della spesa, e tetti massimi di 1.170 €/kW per impianti sotto i 20 kW. Anche l’eolico è incentivato con importi fino a 2.640 €/kW per impianti sotto i 20 kW.

Le agevolazioni sono accessibili con la semplice comunicazione di fine lavori entro dicembre 2025, con obbligo di connessione alla rete entro un anno. Per i sistemi di accumulo, le spese di acquisto e installazione sono agevolabili fino a 900 €/kWh. Il prossimo passo è la valutazione e approvazione del decreto da parte del MEF e del MASE.

Fonte: HDblog