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Editoriale di gennaio 2023

Il 2023 si apre nel segno delle sfide che dovranno essere affrontate in Europa. Quelle riguardanti gli approvvigionamenti energetici e la transizione verso le fonti pulite, il sistema infrastrutturale complessivo e l’Innovazione devono anche essere considerate un campo di sinergie possibili tra Francia ed Italia. Entrambe sono chiamate ad un salto di qualità ulteriore rispetto alla collaborazione che ha già permesso molti successi, a livello finanziario industriale e produttivo.

I temi dell’Energia, delle Infrastrutture dei Trasporti e dell’Innovazione sono al centro dell’attività di reciproca conoscenza ed approfondimento che IREFI ha sviluppato in questi anni tra le aziende francesi e quelle italiane, e l’anno appena passato ha portato ad alcuni risultati, in termini di lavoro comune, che si iscrivono nella cornice delle raccomandazioni e delle possibilità garantite dal Trattato del Quirinale.

L’anno che si apre deve quindi essere visto come un’occasione per migliorare l’azione bilaterale dei nostri due paesi, articolandola in modo adeguato soprattutto all’interno delle zone geografiche in cui essa appare necessaria al corretto sviluppo di tutta l’area, come nel caso del bacino del Mediterraneo, coinvolgendo altri paesi che hanno interessi comuni ai nostri, e rendendola più efficiente.

E’ proprio in questo senso che sarà sviluppato il lavoro del nostro Istituto durante il 2023: il 4° Forum Francia-Italia delle Infrastrutture dei Trasporti e dell’Energia che si svolgerà il 30 e 31 marzo a Parigi, tramite due sessioni, una dedicata alle Infrastrutture dei Trasporti ed una all’Energia, avrà un seguito operativo tramite la Seconda edizione della Tavola Rotonda Francia-Italia dell’Energia che si svolgerà nell’autunno a Milano. Una riunione preliminare da svolgersi a Roma in febbraio preparerà invece Il Tema dell’Open Innovation che sarà trattato nel 6° Forum Francia-Italia delle Imprese, il 15 e 16 giugno a Roma, anche questo in due sessioni.

La parola d’ordine di IREFI è sempre quella di dare continuità alle relazioni tra Francia ed Italia su temi strategici, nello spirito del Trattato del Quirinale, guardando ad un futuro di relazioni in cui finalmente i fattori di unione siano preponderanti su quelli di divisione. Per fare questo c’è bisogno di reciproca conoscenza, e di un impegno capace di mettere sul tavolo le rispettive capacità per obiettivi condivisi. Una volontà che abbiamo sempre potuto constatare all’interno delle nostre iniziative, e su cui continueremo a lavorare.

Fabrizio Maria Romano, Presidente di IREFI