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Gli obiettivi da fissare

Editoriale di aprile 2023

Il 4° Forum Italia-Francia delle Infrastrutture dei Trasporti e dell’Energia, svoltosi a Parigi il 31 marzo è stata una nuova occasione di incontro e confronto tra i dirigenti delle più importanti aziende francesi ed italiane del settore, ed un nuovo modo per verificare sul campo la volontà di una collaborazione bi-laterale capace di guardare al futuro, mettendo in comune le rispettive capacità.

Il 2023 ha messo in fila alcuni fatti la cui importanza per la relazioni franco-italiane è fuori discussione. Prima di tutto l’entrata in vigore definitiva del Trattato del Quirinale, che è il faro attorno al quale l’azione comune dei due paesi si articola e si rafforza. Poi, a conferma di questo atto formale, l’atto sostanziale della dichiarazione congiunta Le Maire-Urso con i 17 punti che esprimono la visione condivisa dei due paesi sul futuro industriale dell’UE. Infine l’accordo sul Nucleare di nuova generazione tra EDF, Edison, Ansaldo Energia ed Ansaldo Nucleare, che apre una nuova stagione di rapporti tra i due paesi su un tema in passato controverso.

Sembra quindi arrivato il momento di cominciare a concretizzare il lavoro sulle aree strategiche individuate, facendolo diventare azione comune e condivisa. Tra queste sicuramente il settore della Difesa e dello Spazio, su cui si sono già registrate numerose collaborazioni in passato, poi quello della Ricerca e Sviluppo, che richiede una politica comune sui settori strategici coperti dagli IPCEI e sinergie specifiche nel settore dell’Open Innovation che coinvolgano le maggiori aziende italiane e francesi.

Infine, come testimoniato dall’interessante ed approfondito dibattito svoltosi durante il Forum di Parigi, ci sono i settori delle Infrastrutture dei Trasporti e dell’Energia che richiedono, oltre al lavoro sul nuovo nucleare, una politica comune a livello di Bio-Fuel, E-Fuel ed Idrogeno e di adeguamento degli aeroporti alle politiche di decarbonazione, oltre che azioni per favorire l’intermodalità tra settore aereo e settore ferroviario.

Le parole d’ordine in Europa sono da tempo decarbonazione e digitalizzazione, ed un equilibrio va senz’altro trovato tra le indicazioni che arrivano da Bruxelles, i costi che queste implicano e le politiche industriali che vanno impostate di conseguenza, senza dimenticare l’impatto che finisce per ricadere sul consumatore finale. Si tratta dello stesso equilibrio che in definitiva andrà trovato in Europa tra politica e mercato, all’interno di una fase storica che per tanti motivi differisce molto da quella cui siamo stati abituati negli ultimi trent’anni.

Fabrizio Maria Romano, Presidente di IREFI