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Da Mentone a Nizza, l’applicazione italiana punta a rivoluzionare i pagamenti quotidiani.

Per farsi strada in Francia, l’applicazione di pagamento per smartphone Satispay ha deciso di colpire duro con la promessa di un sostanzioso cashback. Fondata dieci anni fa in Piemonte, la start-up è una vera e propria storia di successo in Francia. Ora è uno dei due “unicorni” italiani. La storia è iniziata nel 2013. Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta fondano Satispay a Cuneo, in Piemonte.

“L’idea iniziale”, spiega Pascal Cotte, “era quella di creare un sistema che permettesse a tutti di pagare la spesa, anche per importi molto piccoli come un espresso, senza usare contanti o carte di credito”.

“Abbiamo iniziato con un’azione di sensibilizzazione presso i negozianti della nostra città per informarli del nostro nuovo metodo di pagamento”, spiega Alberto Dalmasso.

I tre imprenditori stanno sviluppando la loro idea città per città, con un’argomentazione sorprendente: spese zero per le transazioni inferiori a 10 euro. Una rivoluzione per i commercianti. Oggi l’azienda conta 600 dipendenti e vanta 4 milioni di utenti e 300.000 commercianti in tre Paesi (Italia, Francia e Lussemburgo). Solo in Italia, si dice che l’applicazione sia utilizzata per una transazione mobile su tre. “L’utente tipo è la generazione Y tra i 35 e i 49 anni”, spiega l’amministratore delegato per la Francia. In Italia, la start-up si è guadagnata il titolo di “unicorno”. Gli italiani la usano persino per pagare bolli, multe e bollette dell’acqua.

Per farsi strada in Francia, l’applicazione di pagamento per smartphone Satispay ha deciso di colpire duro con la promessa di un sostanzioso cashback. Fondata dieci anni fa in Piemonte, la start-up è una vera e propria storia di successo in Francia. Ora è uno dei due “unicorni” italiani. La storia è iniziata nel 2013. Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta fondano Satispay a Cuneo, in Piemonte.

“L’idea iniziale”, spiega Pascal Cotte, “era quella di creare un sistema che permettesse a tutti di pagare la spesa, anche per importi molto piccoli come un espresso, senza usare contanti o carte di credito”.

“Abbiamo iniziato con un’azione di sensibilizzazione presso i negozianti della nostra città per informarli del nostro nuovo metodo di pagamento”, spiega Alberto Dalmasso. I tre imprenditori stanno sviluppando la loro idea città per città, con un’argomentazione sorprendente: spese zero per le transazioni inferiori a 10 euro. Una rivoluzione per i commercianti. Oggi l’azienda conta 600 dipendenti e vanta 4 milioni di utenti e 300.000 commercianti in tre Paesi (Italia, Francia e Lussemburgo). Solo in Italia, si dice che l’applicazione sia utilizzata per una transazione mobile su tre. “L’utente tipo è la generazione Y tra i 35 e i 49 anni”, spiega l’amministratore delegato per la Francia. In Italia, la start-up si è guadagnata il titolo di “unicorno“. Gli italiani la usano persino per pagare bolli, multe e bollette dell’acqua.