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Casale (Ansaldo Nucleare): un sito italiano in 10 anni? È ragionevole

Ad aprile del 2024, se i piani del governo si concretizzeranno, l’Italia potrebbe avere una roadmap per tornare a produrre energia dall’atomo sul suolo nazionale. Il 21 settembre, alla prima riunione della piattaforma per un nucleare sostenibile lanciata dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, erano presenti i player che quel piano dovranno realizzarlo. Tra questi c’è Ansaldo Nucleare, controllata della genovese Ansaldo Energia. 

“Se solo pochi mesi fa avessimo potuto immaginare una riunione del genere saremmo stati non felici: di più”, dice l’Ad di Ansaldo Nucleare Riccardo Casale. Le intenzioni del governo si sono definite con l’inserimento del nucleare nel Pniec (Piano nazionale energia e clima) trasmesso in Ue a luglio, mentre una mozione parlamentare di maggio ha chiesto di sostenere l’atomo italiano. Casale ritiene la piattaforma “un’ottima partenza in uno scenario difficile: in Italia l’inverno nucleare è durato 40 anni”.

Se arriverà un piano, Ansaldo sarà tra i player principali. Ma la crescita non dipende solo dall’Italia. “Negli ultimi 40 anni malgrado le poche risorse siamo diventati capofila della supply chain. Ora l’Europa sta andando verso una maggiore penetrazione nucleare. Il mercato non è mai stato così dinamico”. Tra i progetti futuri, questa estate è stata presentata l’offerta per il trattamento dei rifiuti nucleari in Francia. Ci potrebbe volere un anno per la fase di valutazione, dice Casale. E in Francia è arrivato l’accordo con Edf, il primo produttore di energia nucleare al mondo, “per lo sviluppo di Nuward, un reattore di generazione ‘3+’ che potrebbe raggiungere il ‘first concrete’ (l’inizio della costruzione) nel 2030. Gli anni 30 saranno gli anni di sviluppo della generazione ‘3+’ e dei piccoli reattori, Smr o small modular reactors. Negli anni 40 arriverà invece la quarta generazione.

Fonte Fortuneita.com: Alessandro Pulcini

Ad aprile del 2024, se i piani del governo si concretizzeranno, l’Italia potrebbe avere una roadmap per tornare a produrre energia dall’atomo sul suolo nazionale. Il 21 settembre, alla prima riunione della piattaforma per un nucleare sostenibile lanciata dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, erano presenti i player che quel piano dovranno realizzarlo. Tra questi c’è Ansaldo Nucleare, controllata della genovese Ansaldo Energia. 

“Se solo pochi mesi fa avessimo potuto immaginare una riunione del genere saremmo stati non felici: di più”, dice l’Ad di Ansaldo Nucleare Riccardo Casale. Le intenzioni del governo si sono definite con l’inserimento del nucleare nel Pniec (Piano nazionale energia e clima) trasmesso in Ue a luglio, mentre una mozione parlamentare di maggio ha chiesto di sostenere l’atomo italiano. Casale ritiene la piattaforma “un’ottima partenza in uno scenario difficile: in Italia l’inverno nucleare è durato 40 anni”. Se arriverà un piano, Ansaldo sarà tra i player principali. Ma la crescita non dipende solo dall’Italia. “Negli ultimi 40 anni malgrado le poche risorse siamo diventati capofila della supply chain. Ora l’Europa sta andando verso una maggiore penetrazione nucleare. Il mercato non è mai stato così dinamico”. Tra i progetti futuri, questa estate è stata presentata l’offerta per il trattamento dei rifiuti nucleari in Francia. Ci potrebbe volere un anno per la fase di valutazione, dice Casale. E in Francia è arrivato l’accordo con Edf, il primo produttore di energia nucleare al mondo, “per lo sviluppo di Nuward, un reattore di generazione ‘3+’ che potrebbe raggiungere il ‘first concrete’ (l’inizio della costruzione) nel 2030. Gli anni 30 saranno gli anni di sviluppo della generazione ‘3+’ e dei piccoli reattori, Smr o small modular reactorsNegli anni 40 arriverà invece la quarta generazione.

Fonte Fortuneita.com: Alessandro Pulcini